Lenti a contatto pediatriche

Perché usare lenti a contatto in pediatria e negli adolescenti

Potrebbe sembrare sorprendente, ma oggi le lenti a contatto rappresentano una valida e diffusa opzione per la correzione ottica anche nei bambini con difetti refrattivi. La percezione comune è che le lenti a contatto siano adatte solo a chi è già in grado di gestirle autonomamente, ma questa idea non riflette del tutto la realtà. Infatti, con il supporto e l’accompagnamento dei genitori, anche i più piccoli possono beneficiare di questa soluzione. I genitori rivestono un ruolo essenziale nel favorire l’uso delle lenti a contatto fin dalla prima infanzia, guidando i bambini in un percorso che può svolgersi in sicurezza e tranquillità.
 

Qualche dubbio rimasto sulle lenti a contatto per bambini?

La gestione delle lenti è uno dei principali timori per i genitori che si avvicinano a questa soluzione per la prima volta. È comprensibile temere di non riuscire ad applicare e mantenere correttamente le lenti sul proprio bambino. Proprio per questo motivo, il supporto di una figura specializzata è fondamentale: un professionista dell’ottica e dell’optometria può fornire ai genitori tutte le competenze necessarie per la gestione e la manutenzione delle lenti a contatto pediatriche, assicurando che il loro utilizzo sia pratico e sicuro.

In definitiva, con la giusta formazione e un approccio graduale, l’uso delle lenti a contatto nei bambini può diventare un’esperienza positiva, contribuendo non solo al miglioramento della vista ma anche alla crescita dell’autostima e dell’autonomia del piccolo paziente.

Informazioni visita

In occasione della prima visita verranno trascritti i dati anagrafici, anamnestici,  e studiati eventuali precedenti referti anche effettuati in altri centri. In una seconda fase, verrà studiato il BCVA (best corrected visual acuity) ovvero la migliore correzione ottica ottimizzata per lenti a contatto.  Successivamente verrà misurata la curvatura della cornea ed i parametri utili alla costruzione della lente.

La visita consta delle seguenti fasi:

  • Prova di una lente per valutare “l’appoggio” corneale, il movimento ed i diametri.
  • Affinamento del potere diottrico per lente a contatto.
  • Guida al corretto utilizzo e manutenzione della lente a contatto.

Al termine, una volta individuata la lente utile al trattamento riabilitativo, il paziente provvederà autonomamente all’acquisto dell’ausilio dal proprio ottico di fiducia. Si precisa che per la prima visita è consigliabile l’astensione dall’utilizzo di lenti a contatto da almeno 48 ore.

Durante le visite per il rinnovo della lente, con la lente indossata viene controllato e rivalutato “l’appoggio” corneale, e ricalcolato il potere della lente, ed eventualmente effettuati i correttivi necessari.

Al termine, una volta individuata la lente utile al trattamento riabilitativo, che potrà confermare la precedente indicazione o avere i necessari correttivi,  il paziente provvederà autonomamente all’acquisto dell’ausilio dal proprio ottico di fiducia.

A seconda del caso clinico e della specifica lente utilizzata potrà essere consigliato un controllo entro un preciso arco temporale (generalmente entro 45 giorni), questo, per verificare la corretta gestione e la conformità del prodotto acquistato ed apportare eventuali correttivi per la lente definitiva. La visita viene effettuata con la lente indossata.

Adesso il paziente verrà indirizzato verso lo specialista curante per il follow-up periodico.

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