Introduzione alle lenti a contatto biocompatibili

Le lenti a contatto biocompatibili sono dispositivi ottici che vengono posizionati direttamente sulla superficie dell’occhio per correggere i difetti visivi come la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia. La “biocompatibilità” si riferisce alla capacità di questi dispositivi di interagire armoniosamente con il tessuto oculare senza causare danni o reazioni avverse.

Ecco alcuni punti chiave riguardanti le lenti a contatto biocompatibili:

  1. Materiali sicuri e non irritanti: Le lenti a contatto biocompatibili sono realizzate utilizzando materiali che sono stati accuratamente testati per garantire che non causino irritazioni o reazioni allergiche negli occhi degli utenti. I materiali comunemente usati includono l’idrogel al silicone e materiali più avanzati come l’acido ialuronico.

  2. Permeabilità all’ossigeno: Uno dei fattori più importanti nella biocompatibilità delle lenti a contatto è la loro capacità di consentire il passaggio di ossigeno attraverso la superficie della lente fino alla cornea. Questa proprietà è essenziale per mantenere la salute degli occhi e prevenire complicazioni come l’ipossia corneale.

  3. Idratazione e ritenzione dell’acqua: Le lenti a contatto biocompatibili spesso presentano una superficie idrofila che aiuta a mantenere l’idratazione degli occhi. Questo è particolarmente importante per evitare secchezza o disagio durante il porto delle lenti.

  4. Design delle lenti personalizzato: Le lenti a contatto biocompatibili possono essere progettate in modo specifico per adattarsi alle caratteristiche individuali dell’occhio di ciascun utente. Ciò aiuta a migliorare il comfort, la chiarezza visiva e la stabilità delle lenti sull’occhio.

  5. Resistenza agli depositi: Le lenti a contatto biocompatibili spesso presentano rivestimenti che riducono la formazione di depositi sulla loro superficie, come depositi di proteine o lipidi. Questo aiuta a mantenere la visione nitida e ridurre il rischio di infezioni.

  6. Uso prolungato: Alcune lenti a contatto biocompatibili sono state progettate per essere indossate anche durante il sonno, se il medico lo consiglia. Questo è possibile grazie ai materiali avanzati che consentono una maggiore trasmissione dell’ossigeno.

  7. Monitoraggio regolare: Nonostante le lenti a contatto biocompatibili siano progettate per essere più sicure e confortevoli, è fondamentale seguire le indicazioni del medico oculista riguardo all’uso corretto, la pulizia e la sostituzione delle lenti, nonché per gli esami di controllo regolari.

In sintesi, le lenti a contatto biocompatibili sono progettate con materiali e caratteristiche che mirano a minimizzare il disagio e a massimizzare la salute oculare durante il loro utilizzo. Tuttavia, è sempre importante consultare un professionista della salute oculare prima di iniziare a utilizzare qualsiasi tipo di lente a contatto.

Informazioni visita

In occasione della prima visita verranno trascritti i dati anagrafici, anamnestici,  e studiati eventuali precedenti referti anche effettuati in altri centri. In una seconda fase, verrà studiato il BCVA (best corrected visual acuity) ovvero la migliore correzione ottica ottimizzata per lenti a contatto.  Successivamente verrà misurata la curvatura della cornea ed i parametri utili alla costruzione della lente.

La visita consta delle seguenti fasi:

  • Prova di una lente per valutare “l’appoggio” corneale, il movimento ed i diametri.
  • Affinamento del potere diottrico per lente a contatto.
  • Guida al corretto utilizzo e manutenzione della lente a contatto.

Al termine, una volta individuata la lente utile al trattamento riabilitativo, il paziente provvederà autonomamente all’acquisto dell’ausilio dal proprio ottico di fiducia. Si precisa che per la prima visita è consigliabile l’astensione dall’utilizzo di lenti a contatto da almeno 48 ore.

Durante le visite per il rinnovo della lente, con la lente indossata viene controllato e rivalutato “l’appoggio” corneale, e ricalcolato il potere della lente, ed eventualmente effettuati i correttivi necessari.

Al termine, una volta individuata la lente utile al trattamento riabilitativo, che potrà confermare la precedente indicazione o avere i necessari correttivi,  il paziente provvederà autonomamente all’acquisto dell’ausilio dal proprio ottico di fiducia.

A seconda del caso clinico e della specifica lente utilizzata potrà essere consigliato un controllo entro un preciso arco temporale (generalmente entro 45 giorni), questo, per verificare la corretta gestione e la conformità del prodotto acquistato ed apportare eventuali correttivi per la lente definitiva. La visita viene effettuata con la lente indossata.

Adesso il paziente verrà indirizzato verso lo specialista curante per il follow-up periodico.

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