Nistagmo e PAC​

Nistagmo - Dott. Francesco Bonsignore

Utilizzo di lenti a contatto nel nistagmo

Il nistagmo non è un difetto rifrattivo ma un’oscillazione ritmica ed involontaria degli occhi, che può essere osservata clinicamente e meglio indagata con moderni ausili tecnologici e registrazioni elettrooculografiche per essere accuratamente descritta. Frequentemente è associata a difetti rifrattivi correggibili con occhiali o con lenti a contatto.
Diversi studi suggeriscono che la sensazione propriocettiva della lente a contatto possa in alcuni casi diminuire l’ampiezza e la frequenza delle scosse di nistagmo, migliorando di fatto la percezione visiva.

Correzione del difetto visivo

Generalmente il paziente con nistagmo ha un deficit visivo prevalentemente da lontano spesso associato a PAC (posizioni anomale del capo) per questo motivo la montatura dell’occhiale non solo potrebbe ostacolare la vista qualora ci sia una PAC, induce inoltre limitazione del campo visivo legata alla cornice della montatura. Per questi motivi l’utilizzo di lenti a contatto, solidali con il movimento oculare, consentono un’ottimale centratura della correzione ottica sull’asse visivo ed il miglioramento del campo visivo percepito, e sono quindi indicate come prima opzione correttiva ove possibile dei difetti rifrattivi associati a nistagmo.

Informazioni visita

In occasione della prima visita verranno trascritti i dati anagrafici, anamnestici,  e studiati eventuali precedenti referti anche effettuati in altri centri. In una seconda fase, verrà studiato il BCVA (best corrected visual acuity) ovvero la migliore correzione ottica ottimizzata per lenti a contatto.  Successivamente verrà misurata la curvatura della cornea ed i parametri utili alla costruzione della lente.

La visita consta delle seguenti fasi:

  • Prova di una lente per valutare “l’appoggio” corneale, il movimento ed i diametri.
  • Affinamento del potere diottrico per lente a contatto.
  • Guida al corretto utilizzo e manutenzione della lente a contatto.

Al termine, una volta individuata la lente utile al trattamento riabilitativo, il paziente provvederà autonomamente all’acquisto dell’ausilio dal proprio ottico di fiducia. Si precisa che per la prima visita è consigliabile l’astensione dall’utilizzo di lenti a contatto da almeno 48 ore.

Durante le visite per il rinnovo della lente, con la lente indossata viene controllato e rivalutato “l’appoggio” corneale, e ricalcolato il potere della lente, ed eventualmente effettuati i correttivi necessari.

Al termine, una volta individuata la lente utile al trattamento riabilitativo, che potrà confermare la precedente indicazione o avere i necessari correttivi,  il paziente provvederà autonomamente all’acquisto dell’ausilio dal proprio ottico di fiducia.

A seconda del caso clinico e della specifica lente utilizzata potrà essere consigliato un controllo entro un preciso arco temporale (generalmente entro 45 giorni), questo, per verificare la corretta gestione e la conformità del prodotto acquistato ed apportare eventuali correttivi per la lente definitiva. La visita viene effettuata con la lente indossata.

Adesso il paziente verrà indirizzato verso lo specialista curante per il follow-up periodico.

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